
I bambini sono tele bianche, candide, immacolate.
I bambini sono la tela ma sono anche il colore, nel loro DNA sono incastonati i loro colori, quelli della loro vita.
E i loro colori sono i loro talenti, le loro attitudini, i loro gusti personali, le loro tendenze individuali che come semi stanno covando aspettando la maturazione giusta per esplodere e colorare le loro tele.
Ma noi adulti questo non lo capiamo, non lo capiamo mai.
Noi adulti siamo ciechi di fronte ai loro colori, sordi ai loro canti, noi adulti pensiamo di sapere sempre qual è il modo giusto di fare le cose e insegnamo loro che il rosa è il colore delle bimbe e azzurro è quello dei bimbi, che i bambini giocano a calcio e non con le bambole, che le parole non vanno inventate o storpiate perché “io ti amoro” è sbagliato o dici “ti amo” o dici “ti adoro” e che quando si colora bisogna rimanere sempre nei bordi.
E no, mia piccola Eli, io ti prego canta ancora per me le tue fantastiche teorie su come gira veramente questo pianeta, continua a dirmi quanto mi amori ogni sera e no, non colorare mai dentro ai bordi.
Mamma.